Il Cavolfiore, più che un vegetale!
Una porzione da 100g apporta solamente 25 kcal, questo grazie alla grande abbondanza di acqua di cui si compone questo ortaggio; infatti, il 90% del suo peso è costituito dall’acqua.
Valori nutrizionali
Una porzione da 100g apporta solamente 25 kcal!
Questo grazie alla grande abbondanza di acqua di cui si compone questo ortaggio.
Infatti, il 90% del suo peso è costituito dall’acqua.
Il cavolfiore, inoltre, è una discreta fonte di proteine vegetali e carboidrati (rispettivamente, il 3,2% e il 2,8%).
Del tutto insignificante è il rapporto di grassi: 100g di cavolfiore contengono lo 0.2% di grassi.
Il 2,4% del peso è costituito dalle fibre alimentari.
Elenchiamo 5 aspetti positivi legati al consumo del cavolfiore:
Una porzione da 100g apporta solamente 25 kcal!
Questo grazie alla grande abbondanza di acqua di cui si compone questo ortaggio.
Infatti, il 90% del suo peso è costituito dall’acqua.
Il cavolfiore, inoltre, è una discreta fonte di proteine vegetali e carboidrati (rispettivamente, il 3,2% e il 2,8%).
Del tutto insignificante è il rapporto di grassi: 100g di cavolfiore contengono lo 0.2% di grassi.
Il 2,4% del peso è costituito dalle fibre alimentari.
Elenchiamo 5 aspetti positivi legati al consumo del cavolfiore:

- Il cavolfiore è un’ottima fonte di potassio, con una minima presenza di sodio che favorisce le naturali proprietà diuretiche.
- Il consumo regolare del cavolfiore aiuta a prevenire il cancro al colon, grazie all’abbondante concentrazione di sulforafano, un efficacissimo antiossidante.
- Il cavolfiore possiede anche l’indolo 3 carbinolo, uno dei micronutrienti molto efficace nella riduzione del cancro al seno.
- Consumato a crudo, il cavolfiore è anche una buona fonte di vitamina C. Purtroppo, questo micronutriente è piuttosto sensibile alla cottura e comincia a degradarsi dopo la raccolta dell’ortaggio. Cotto o crudo il cavolfiore rimane comunque una fonte di vitamina A.
- Il cavolfiore è anche una discreta fonte di fosforo e calcio.
Frequenza di consumo consigliata
Il cavolfiore andrebbe consumato dalle 2 alle 3 volte alla settimana, preferibilmente a crudo, per esempio nelle insalate, condito ad esempio con un filo di olio, sale ed aceto. Un altro ottimo modo per mangiarlo è servirlo cucinato al vapore piuttosto che bollito, in quanto i sali minerali e le fibre solubili durante la lessatura si sciolgono e dunque si disperdono nell’acqua di cottura.
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